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venerdì 18 aprile 2014

Cronache editoriali: Realtà 1 - 0 Fantasia

L'autoreferenzialità mi indispettisce.
E in Italia pare funzioni tutto così.
A partire dalla tv, in cui personaggi tv si invitano a vicenda in salotti tv a parlare di tv e di come loro ,la tv, la sappiano fare.



Ma anche l'editoria funziona circa alla stessa maniera: scrittori incapaci che incensano altri scrittori incapaci solo per venire incensati a loro volta da altri scrittori incapaci.
Io non voglio (ancora) fare nomi, perché banalmente e cinicamente avrei solo da perderci.
Vi racconto però una storia (vera, ma facciamo finta che sia una favola, così nessuno si offende... come diceva Mourinho "bassiamo i toni" :P )

C'era una volta uno scrittore (non molto dotato né a livello di estro né di tecnica (nidifico una parentesi in un'altra parentesi... con "tecnica" intendo la banale grammatica che si dovrebbe conoscere passando gli esami di quinta elementare che nemmeno so se esistano più) né di stile).
Ecco, la storia potrebbe finire qui, ma voglio divertirvi.
Questo scrittore ha cominciato a linkare su TUTTI i benedetti gruppi di del social regno incantato egalitario di facebook relativi a scrittura e non, il suo romanzo in vendita nel regno fatato di Amazon. (A dire il vero è una trilogia di romanzi, ma ve lo ripeto alla fine, perché a questo punto potreste non apprezzare appieno la portata di una tale affermazione.)

Insomma, metteva questo link ad Amazon, preceduto da una bella sinossi (riassuntino) introduttivo, tipo trailer.
Un supereroe bello, dannato e tormentato (visto che stiamo fantasticando, fatemi essere figo!) ha appena passato circa mezz'ora a cercarla (questa sinossi) ma non lo trova più, altrimenti ve l'avrebbe copiaincollata.
Comunque, già partendo dall'introduzione (il vostro eroe non ricorda se proprio dalla primissima frase, comunque dalla prima riga di sicuro), un qualsiasi lettore normodotato avrebbe detto:


Il messaggio di speranza dello scrittore finiva con un "tutti e 3 i romanzi a meno di 3 euro, se non è un occasione questa" (sì, senza apostrofo).
Dopo aver visto questo messaggio per 80 (niente eufemismi) volte in 3 giorni, spammato come se non ci fosse un domani in tutte le pagine riguardanti scrittura, dinosauri, macchine da cucire, resina fossile, servizi igienici (l'unica che avesse una qualche attinenza, forse), il vostro eroe bellomadannato si è deciso a commentarne uno, con tutta la cortesia di cui era capace.
"Messer scribacchino," disse il giovane eroe, "se la mia persona dovesse entrare nelli panni vostri, riterrebbe di rivedere il testo di codesta sinossi con una celertà senza iguali, acciocché la meschina figura di cui vi state testé rendendo protagonista, sta certamente... segandovi le gambe all'altezza delle ginocchia!"
Sorridente, il vostro eroe ha ripreso a svolgere i propri compiti quotidiani, felice di aver compiuto una buona azione, di aver avvertito del pericolo un aspirante collega.
Ma, come si dice, i migliori consigli vengono sempre elargiti a chi non ha orecchie per ascoltare.

Dopo qualche minuto di lavoro, il social network blu si tinge di rosso... un 2 nella casella delle notifiche attrae la mia attenzione:
"tale scrittore ha messo like al tuo commento... tale scrittore ha commentato un post che tu hai commentato".L'eroe rabbrividisce, poi si ricorda che la fatina del dentino gli ha fatto promettere di avere più fede nell'umanità e apre la notifica.
"Ciao, i consigli sono sempre benaccetti" avrebbe potuto iniziare meglio, tipo con grazie e basta, ma anche molto peggio, diamogli fiducia, la fatina del dentino prima o poi avrà ragione, se non altro per la legge dei grandi numeri. Continua a leggere. "segnalami gli errori che hai trovato, così se son da correggere li correggo".

Allora, NO! Qui si tratta di rileggere e se non li vedi da solo quegli errori, beh, allora io per te non posso fare proprio niente!
Esaurita la momentanea furia cieca (gran film), noto che tale scrittore commenta ancora:
"Comunque la presentazione non l'ho scritta io ma la mia editor"
"Uodddddaffffakkk?" rispose mentalmente il vostro eroe, con un autocontrollo degno della regina Elisabetta



Ma stiamo intendendo con "editor" quella figura professionale che dovrebbe essere molto competente in materia linguistica e di storytelling che prende un buono scritto di un autore (che dovrebbe essere a sua volta competente) e lo massacra fino a quando è stramaledettamente impeccabile? Perché un editor è questo, in fin dei conti.
A questo punto, il vostro eroe si dichiara sconfitto e fa proprie le parole di Dante:
"Non ti curar di lor ma guarda e passa"
Dopo tale intervento, lo scrittore ha continuato a postare i link al regno fatato di Amazon, preceduti dalla sinossi. Il vostro eroe (che vi ricordo essere figo!) ha, per scrupolo, letto un'altra volta tale introduzione e l'ha trovata identica in ogni virgola a quella precedente. Ha così deposto le armi e si è arreso.
Non prima che l'occhio gli ricadesse di nuovo sulla chiusura dell'introduzione, quel "tre romanzi a meno di 3 euro, se non è un occasione questa!"
Perché un eroe non è davvero tormentato se non si porta dentro almeno un'autobotte di morte e disillusione.



Ora, io non voglio mettermi su un piedistallo e giudicare a caso. Io giudico NON a caso dopo aver infilato le mani nel fango. E soprattutto non mi faccio scrupoli nel mio essere sincero e diretto. Non massacro per il gusto di massacrare, leggere cose belle mi rende felice come poche altre cose al mondo, quindi io mi approccio SEMPRE ai testi sperando che siano qualcosa che mi renderà felice.

La cosa che mi fa salire l'eugenetica è il fatto che certa gente non ha rispetto prima di tutto per i lettori che SONO SACRI (sono anche una specie in via d''estinzione), sapete come la penso. Pubblicare un romanzo o un racconto di merda e chiedere alla gente di spendere soldi ma soprattutto tempo per leggerlo è un insulto. E su questo punto non conosco compromessi o mezze misure.
Poi, in seconda battuta, come cavolo fanno quelli che scrivono bene a farsi notare in mezzo a un mare di idioti incapaci?
Prescindendo da me che sono anche abbastanza fortunato sotto questo punto di vista, i miei racconti ve li scaricate sempre in tanti e mi fa un sacco piacere.
Ma ci sono tanti scrittori che conosco che davvero meriterebbero, ma la gente non si fida e, scusate, CI CREDO che non si fida, una volta spende 3 euro per una trilogia come questa, legge le prime 2 pagine e butta il kindle nel camino perché ormai è irrimediabilmente corrotto!
Credete che una persona del genere comprerà ancora libri di esordienti di cui non sa niente?

In fin dei conti uno può anche essere un diamante, ma se lo si getta in un mare di liquame abbastanza profondo da farlo affondare, è un diamante che nessuno vedrà mai!
Tanti auguri. E buon weekend.

P.S. Sarà per questa mia innata sincerità che solo i colleghi ben sicuri delle proprie capacità mi abbiano mai chiesto pareri e recensioni?
Una volta un collega (tra l'altro uno di quelli che scrivono bene) mi ha detto "no, io non ti mando il mio manoscritto, perché poi te mi massacri!
(alla fine me l'ha mandato e io non ho pubblicato la recensione che avevo scritto, ma gliel'ho mandata per dargli spunti su cui lavorare, l'ha fatto e credo che quando finirà di revisionare, il suo romanzo sarà molto fico! Uno di quelli che comprerò e che vi consiglierò di comprare!)

Vi amo, ma voi siate più esigenti.
Il fatto che siete circondati da cacca non significa che a voi la cacca debba stare bene! E che diamine!


2 commenti:

  1. non riesco a ricollegare il caso specifico, ma sicuramente è passato sott'occhio anche a me, se lo spam è finito nei soliti gruppi. ormai però non ci faccio quasi più caso. io l'unica volta che mi sono "permesso" di spammare mi sono vergognato come una monaca dal ginecologo, quindi evito.

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    1. Tra l'altro, ecco, tu sei il tipico esempio di persona i cui scritti dovrebbero trovarsi a riempire quelle pagine! :P
      Spammare non è sbagliato, secondo me, se però spammi qualcosa che, a prescindere dal fatto che mi interessi o meno il genere/argomento, è scritto bene, curato.

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